I 3 motivi per cui DOVRESTI assolutamente imparare l’arte della pizza fatta in casa

“I 3 motivi per cui DOVRESTI assolutamente imparare l’arte della pizza fatta in casa”

Oggi voglio condividere con te alcuni consigli utili che nascono dalla mia passione per la cucina italiana, romana e non solo.

Da un po’ di tempo organizzo diversi corsi a tema, dedicati soprattutto alla pizza e alla pasta fresca.

In molti sono incuriositi dall’arte degli impasti lievitati, soprattutto i turisti per i quali organizzo delle cooking classes.

Ma non sono gli unici!

Oggi mi rivolgo proprio a TE, perché voglio trasmetterti le giuste direttive affinché tu possa, da solo, realizzare la tua pizza fatta in casa!

E sai perché?

Perché la pizza è una delizia riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, non solo in Italia.

E io voglio aiutarti a entrare in questo magico mondo.

Sei pronto?

Allora cominciamo!

1. La pizza è buona, buonissima, eccezionale

Parto subito col farti una domanda:

“A chi non piace la pizza?”

LA PIZZA È UNO DEI FIORI ALL’OCCHIELLO DELLA CUCINA E DELLA TRADIZIONE ITALIANA.

È il prodotto italiano più famoso, più esportato e più imitato nel mondo!

Ovviamente la nostra, essendo l’originale, è la migliore.

È un prodotto che può essere personalizzato in mille modi diversi e quindi può abbracciare le preferenze di tutti.

Nella nostra tradizione esistono davvero tantissime versioni di pizza.

Si distinguonotra tutte:

· La scuola napoletana;

· La scuola romana.

La famosa tradizione napoletana prevede, per esempio, un cornicione altissimo ma molto soffice.

E puoi trovare la pizza a portafoglio, più piccola e piegata in quattro, e quella fritta.

Questo è il vero street food di Napoli.

Nel mondo della pizza napoletana esistono davvero migliaia di versioni.

Poi c’è la grande tradizione romana della quale voglio parlarti con particolare attenzione, proprio perché io sono romano.

QUINDI CI TENGO DAVVERO A FARTI CONOSCERE LA MIA PIZZA!

Nella tradizione romana puoi trovare la pizza in teglia o la pizza alla pala.

Spesso la scuola romana viene erroneamente sottovalutata, ma in realtà è importantissima.

Ti faccio un esempio: per un periodo della mia vita, da ragazzo, ho trascorso tre mesi a Milano e pensavo di trovare la stessa tradizione di street food che esiste a Roma.

Cosa che non è successa perché, per esempio, non ho trovato la pizza in teglia.


Ti starai chiedendo:

“Ma qual è la pizza in teglia?”

È quella che trovi entrando in pizzeria, già pronta in teglia e che puoi comodamente assaporare partendo dalla scelta del gusto.

Non avendola mai trovata in altri posti italiani ho capito che fosse una caratteristica prettamente romana.

La pala romana, invece, serve per fare la famosa pizza bianca.

ATTENZIONE: NON LA FOCACCIA.

La pizza bianca romana è quella che si deve spaccare e farcire con la mortadella.

Abbiamo poi la pizza romana sottile e croccante sul bordo.

Quindi, come puoi notare da solo, anche la tradizione romana conosce numerose varianti.

A questo punto, invece, si apre davanti a te il mondo delle focacce, cugine della pizza.

C’è la grande scuola genovese che prevede una focaccia molto unta, piena di olio e farcita tendenzialmente al formaggio (di Recco).

Poi c’è la focaccia del sud, quella di Bari con sopra pomodorini, olive e origano, dal sapore molto mediterraneo; un a vera e propria esplosione di gusto: unta e peccaminosa.

Dunque, la pizza è buona di per sé e in Italia riusciamo a declinarla in tantissime varianti:

DIVERSISSIME TRA LORO MA TUTTE BUONE, TUTTE ECCEZIONALI!

2. La pizza è divertente

IN GENERALE, TUTTO QUELLO CHE PREVEDE LE MANI IN PASTA È DIVERTENTE!

Personalmente prediligo proprio le ricette nelle quali è necessario sporcarsi le mani e impastare: quando c’è un contatto diretto con la massa, con la preparazione che stai lavorando, è molto molto più divertente.

In questo modo puoi giocare, puoi divertirti e, soprattutto, puoi capire la consistenza dell’impasto e la sensazione che ti deve procurare al tatto.

Tutto ciò è importantissimo per capire COME l’impasto deve effettivamente essere.

Dico sempre:

“IMPASTARE È UN PO’ COME UNO SPORT DI CONTATTO.”

Ossia,esattamentecome per lo sport, impastare richiede allenamento!

Devi acquisire manualità e ripetere gli stessi movimenti con frequenza: è tutta una questione di abitudine, sensibilità ed esperienza.

Tuttavia nei lievitati, dalla pizza al pane, c’è una grandissima componente teorica, tantissime nozioni che devi necessariamente conoscere.

Per certi versi, tra te e l’impasto si deve creare una sorta di ALCHIMIA CHIMICA.

Ovviamente c’è anche una certa componente di esperienza, praticità e manualità.

Tutto questo non puoi apprenderlo attraverso libri o tutorial su YouTube.

O meglio: può sicuramente aiutarti a capire come fare, ma per apprendere pienamente il procedimento TU devi mettere davvero le mani in pasta!

Devi, per forza, metterti in gioco e provare; devi andare avanti facendo esperimenti e commettendo anche degli sbagli se vuoi davvero capire:

· Come deve essere la consistenza dell’impasto;

· La sua morbidezza;

· La sensazione data dall’avvenuta o mancata lievitatura.

Sono conoscenze, queste, che acquisisci solo attraverso il tatto e l’esperienza.

Provando e riprovando arriverai a un livello di esperienza tale da capire il perfetto equilibrio dei vari aspetti dell’impasto.

Io stesso faccio pizza tutti i giorni e, se per un motivo o per un altro, trascorro alcuni giorni senza impastare, MI MANCA!

In quei momenti mi succede di visualizzare l’immagine della massa di fronte a me e immagino di essere pronto per stenderla:

UN PO’ COME QUANDO GLI SPORTIVI, GIOCATORI DI TENNIS, MIMANO IL GESTO CHE COMPIONO CON LA RACCHETTA PERCHÉ DEVONO MEMORIZZARLO A LIVELLO MUSCOLARE.

Quindi,l’allenamento è importantissimo: prova all’infinito e sbaglia, non è un problema.

Solo sbagliando si impara!

Soprattutto perché nella pizza ci sono tantissime variabili.

Spesso, anche con la stessa ricetta e gli stessi ingredienti, ti può capitare di avere dei risultati differenti.


Devi sapere, infatti, che il risultato finale viene influenzato:

· Dalla temperatura dell’ambiente;

· Dalla potenza del forno.

E questi sono solo un paio di elementi… la lista è molto più lunga.

Mi spiego meglio: magari io, nei miei video, spiego le ricette in un certo modo perché conosco la potenza dei miei forni, delle mie planetarie e delle mie macchine impastatrici.

Ma chi è a casa può avere a che fare con strumenti diversi.

Queste sono tutte variabili che cambiano e che possono portare a svariati risultati.

Per cui:

“ALLENATI, PROPRIO COME NELLO SPORT, PERCHÉ ALLENARSI FA LA DIFFERENZA.”

Attraverso l’allenamento imparerai a calcolare, prevedere e correggerele eventuali variabili che incontrerai durante la preparazione della tua pizza.

Soprattutto perché NON è un processo che richiede dieci minuti e devi SEMPRE tenere in considerazione tutte le fasi e gli aspetti che costituiscono la preparazione.

3. Fare la pizza ti regalerà emozioni

Il mondo dei lievitati in generale, dalla pizza al pane, è un mondo davvero emozionante.

Perché?

È qualcosa che tu devi creare da zero.

Hai degli ingredienti a disposizione con i quali puoi dar vita a qualcosa DAL NULLA.

E il risultato non è mai scontato: a volte, anche se hai a disposizione sempre gli stessi ingredienti, può succedere di ottenere risultati diversi.

Non mi stancherò mai di ripeterlo!

Sono davvero tantissime le variabili che possono fare la differenza, in positivo o negativo:

· La temperatura dell’ambiente;

· La presenza nell’ambiente di lieviti o muffe.

Ma l’ultimo importantissimo fattore di cui devi tener conto è: L’ATTESA.

La pizza è una creazione che richiede tempo: sono necessarie dalle 24 ore in su per ottenere una buona pizza, leggera, croccante e digeribile.

Quando ottieni quello che volevi, dopo una lunga attesa, l’emozione è davvero infinita.

Questi sono i TRE GRANDI motivi per cui vale la pena entrare nell’incredibile mondo della pizza fatta in casa.

Vedere, ogni volta, la tua creatura nascere da zero, semplicemente da acqua, farina e un po’ di lievito, è qualcosa di davvero entusiasmante.

Io sono qui per regalarti l’emozione di vedere la tua pizza nascere e crescere.

Voglio guidarti attraverso le sue fasi, dall’impasto all’incontro con il tuo palato.

Se vuoi, sono pronto per le tue domande e disponibile per tutte le tue curiosità.

Vieni a trovarmi, ti aspetto!

Matteo Ferroni

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